Troll Norvegesi

Trattandosi di una figura evolutasi in un contesto di tradizioni orali e grande dispersione geografica, le sue caratteristiche fisiche e comportamentali non sono codificate con precisione, si pensa che le loro mani ed i loro piedi avessero solo quattro dita, avessero tutti lunghi nasi, fossero ruvidi, irsuti e rozzi e tutti avessero una coda dal folto pelo. In linea di massima, a seconda del filone folkloristico di provenienza, è possibile identificare due tipi di troll: uno di dimensioni giganti e dal comportamento maligno (simile a un orco) e uno di dimensioni umane e dal comportamento benevolo. Si racconta che i troll rubino i bambini alle famiglie mentre dormono e mettono nel letto un altro bambino, oppure un cucciolo di troll.

Alcune caratteristiche attribuite, a seconda del caso, ai troll:

  • quando viene colpito dalla luce del sole diventa di pietra: dunque si muove solo di notte o nella foresta più fitta
  • ha carattere più spesso cattivo oppure buono ma biricchino
  • ha aspetto orripilante (anche con due teste) e può diventare molto violento
  • solo i bambini possono vederlo
  • solitamente condivide con altri esemplari le caverne naturali presso dei corsi d’acqua che utilizza per bere

La figura del troll ha avuto ampia diffusione anche all’interno della tradizione folkloristica anglosassone, probabilmente in seguito alla prolungata presenza vichinga nelle isole Orkney e Shetland. I troll scozzesi si chiamano trow e sono bassi, invisibili e notturni.

~ di arlongpark su giugno 15, 2008.

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